Comunicazione, media e social media.



Lentamente cominciano ad emergere segnali critici alla gestione dell'informazione nel tempo di questa pandemia. In questi giorni ho ricevuto la segnalazione di questo articolo da un amico, articolo che ho trovato condivisibile in buona parte Qui vorrei però andare oltre il commento dell'articolo, il quale è evidentemente venato da un'ideologia contraria al comunismo, perché proprio per questo motivo se da un lato può contenere un elemento di verità dall'altro contribuisce a creare confusione. Confusione che porta ogni argomento sociale a diventare una fonte di dissidio inutile al progresso civile della nostra società. E qui, infatti, che si nasconde il nocciolo della questione di fondo che va oltre il problema della gestione della pandemia covid19 e la relativa campagna di comunicazione mediatica: l'uso strumentale delle ideologie per mantenere il potere e tutto quello che ne consegue. 

A questo proposito, per quanto riguarda i media della comunicazione di massa, è utile ricordare un concetto fondamentale a cui ci si dovrebbe ispirare, concetto brillantemente riassunto dal principio editoriale "I quattro NO" di Zhang Jiluan: NO a cedere a pregiudizi politici indiscussi; NO all'accettazione di denaro o patrocinio del Governo; NO al servizio di ristretti interessi acquisiti invece della società più ampia; NO alle mode, alle cospirazioni, al sentimento di massa e al pregiudizio popolare. 

Discorso diverso meritano i social media che dovrebbero modificare la loro tecnologia basata su algoritmi che lavorando sui Bias hanno creato dinamiche che non aiutano lo sviluppo di un sano confronto tra idee diverse; l'unico tipo di confronto che può portare alla crescita sociale delle nostra comunità.



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